Lo spazzolino, assieme a dentifricio, colluttorio e filo interdentale, è il protagonista indiscusso di una corretta igiene orale.
Gli esperti consigliano di utilizzarlo almeno tre volte al giorno: la mattina dopo aver fatto colazione, dopo pranzo e la sera prima di andare a dormire.
È assodato che un utilizzo corretto ed adeguato dello spazzolino da denti sia la base di una corretta igiene dentale quotidiana: usarlo correttamente rappresenta infatti l’arma più efficace per prevenire carie e disturbi gengivali in genere, ed evitare il deposito di placca sullo smalto dentale e sugli spazi interdentali.
Come si riconosce un buon spazzolino da denti?
Nella scelta dello spazzolino intervengono fattori molto soggettivi e in effetti è soprattutto una questione di comfort personale.
In linea generale, un buon spazzolino da denti si riconosce da diversi fattori:
- Testina piccola
Scegli uno spazzolino che abbia una testina piccola e setole appositamente progettate per raggiungere anche gli angoli più nascosti della bocca. Le misure consigliate sono 2,5 cm in lunghezza e non più di 4 ciuffi di setole in larghezza. Inoltre, la testina non dovrebbe presentare fessure in modo tale da evitare che i batteri si annidino tra le setole. - Setole flessibili
La scelta delle setole si basa sulle caratteristiche personali ed i propri bisogni. Chi soffre di gengivite, ad esempio, dovrebbe optare per setole morbide che non aggrediscano denti e gengive. Le setole medie sono invece quelle generalmente consigliate dai dentisti: rimuovono facilmente placca e i residui di cibo senza essere “invasive” come quelle dure, che sono molto resistenti ed efficaci nello spazzolamento, ma rischiano di sciupare lo smalto dei denti. - Impugnatura ergonomica
Il manico deve essere ben maneggiabile e resistente all’umidità. Molti spazzolini infatti sono dotati di impugnatura antiscivolo per una maggiore facilità di utilizzo anche quando lo spazzolino è bagnato.
Per quanto riguarda le specifiche delle setole (ondulate, piatte, a cupola), della testina (triangolare o rotonda), o del manico (ergonomico, con testina snodata), dovrai basarti sulle tue esigenze di comodità e praticità: il modo migliore è provarne diversi, fino a trovare quello perfetto.
Inoltre è bene ricordare che lo spazzolino deve essere cambiato dopo 3 mesi al massimo, o anche più spesso se noti che le setole sono consumate. In questo modo sarai certo di prenderti sempre cura dei tuoi denti in modo adeguato, senza rovinarli e prevenendo l’insorgenza di infezioni batteriche.
Spazzolino elettrico o manuale?
Ciò che conta di più è la tua tecnica di spazzolatura: se sei un “abile spazzolatore”, la differenza tra i due dovrebbe essere minima.
Tuttavia, gli studi dimostrano che gli spazzolini elettrici generalmente ottengono risultati migliori in termini di rimozione della placca. Questo perché fanno la maggior parte del lavoro e aiutano a compensare le debolezze nella tua tecnica di spazzolatura.
Se hai sanguinamento o gengive tenere o destrezza limitata, uno spazzolino elettrico potrebbe essere davvero una buona soluzione per aiutarti a ottenere grandi risultati con più facilità.